Una casa ecologica
La ristrutturazione del nostro casale è
iniziata nel 1988, e fin da allora abbiamo utilizzato un
approccio ecologico nella scelta delle soluzioni tecniche da
adottare.
1) Coibentazione del tetto e delle pareti
esterne
Sotto le tegole, uno strato di materiale
isolante riduce sensibilmente le perdite termiche verso
l'alto, mentre le doppie pareti con intercapedine isolante
limitano la dispersione di calore verso i muri esterni.
D'estate, l'isolamento garantisce che all'interno della casa
ci sia sempre una temperatura piacevole.
2) Doppi vetri in tutta la casa
Nella veranda, in realtà, abbiamo addirittura
adottato i tripli vetri!
3) Uso di materiali naturali
In tutta la casa abbiamo utilizzato la
maggior quantità possibile di materiali naturali: c'è molto
legno, e la presenza di materiali sintetici è stata ridotta al
minimo.
No
all'"usa-e-getta"!
.
Nella nostra casa le
cose
- si riutilizzano
- si riciclano
- si riparano
- si costruiscono con
materiali di recupero
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4) Solarizzazione del tetto
Sulla falda del tetto rivolta a sud sono
stati montati pannelli fotovoltaici che assicurano una
produzione di energia elettrica pari ad una frazione
significativa dei consumi annuali della casa.
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5) Sistema di riscaldamento a
basso consumo
Il riscaldamento del primo piano, dove anche
noi viviamo tutto l'anno, è generato da un sistema a pompa di
calore che alimenta i radiatori e i ventilconvettori
distribuiti nei locali. L'intero sistema funziona a bassa
temperatura e ad alta massa radiante, per garantire il massimo
comfort e i minimi consumi di energia. In caso di guasti, un
sistema di riscaldamento alternativo con caldaia a pellet può
sostituire la pompa di calore elettrica.
6) Contenimento dei consumi energetici
La nostra casa ha un profilo di consumo
energetico estremamente basso, grazie all'adozione di sistemi
di illuminazione moderni e alla riduzione strategica di fonti
di consumo occulte e/o superflue.
7) Sistema di smaltimento delle acque
differenziato
Gli scarichi dei WC confluiscono tutti in un
digestore (fossa Imhoff) nel quale i batteri decompongono le
sostanze organiche, per produrre un liquame depurato che può
essere disperso in profondità nel terreno. Le cosiddette
"acque chiare", cioè l'acqua scaricata dalle docce, dai
lavandini e dai bidet, confluiscono invece separatamente ad un
diverso circuito di raccolta e smaltimento.
8) Raccolta e riciclo dell'acqua piovana
La pioggia raccolta dal tetto viene
convogliata in una cisterna che può contenere circa 100.000
litri d'acqua. Questa è una riserva idrica che permette di
disporre in tutto l'anno di acqua adatta alle innaffiature ed
ai lavaggi, senza incidere sui consumi di acqua potabile.
9) Minimizzazione dei consumi di acqua
potabile
L'acqua potabile, che proviene
dall'acquedotto dei Monti Martani, viene usata solo in cucina
e nei bagni. Le cassette dei WC sono state posizionate in
alto, per garantire un flusso di scarico intenso anche con una
quantità d'acqua limitata (4 litri).
10) Raccolta differenziata della spazzatura
E' dal 1988 che facciamo la raccolta
differenziata della spazzatura: carta e cartone / confezioni
di plastica, lattine e vetro / avanzi di cucina / materiali
indifferenziati.
11) Compostaggio dei materiali organici
I materiali idonei (avanzi di cucina e parte
delle potature) vengono destinati al compostaggio biologico.
In un angolo in fondo al nostro giardino ci sono due
compostiere in uso continuo.
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